venerdì 2 settembre 2011

Arrivederci SuperQuark

Ogni anno è un trauma, ai primi di settembre. Specie alla luce del fatto che la vecchiaia avanza e - non me ne voglia il Divo Piero - il timore che possa non esserci una prossima edizione si fa, benché ancora minimo, sempre più acceso. Senza contare l'avvento ormai prossimo di quell'orripilante "addenta-giugulari" del Grande Fratello.
Un anno fa, con gli stessi e medesimi sentimenti di ora, dissi questo sonetto, lo quale comincia: "E come".


E come potrò più io decantare
Il brutto, il bello, il buono ed il cattivo,
senza il supporto tuo nel limitare
il rincoglionimento in quel che scrivo?

E chi mi salverà la giugulare
dalle voraci fauci del suo arrivo,
sapendoti lontano e in alto mare,
e dal ritorno rapido e tardivo?

E cosa mai farò se per disgrazia
dovessi venir meno alla missione
per qualche limite di calendario?

Io scorrerò i giorni del divario
con evidenti brivido e apprensione:
per me non chiedo nessun'altra grazia...

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