Cos'è che leva le tue pene al cielo,
Ragion? Cos'è che pure ti percuote
e pïega, con sì accanito zelo?
Dov’è che non sei più richiesta in dote?
Televisione, putrida cloaca!
Nero caldier, figlio di madri ignote
e padri, col cervello d’un alpaca!
Accogli a te il dolce fanciullo, il fiero
adulto e il vecchio altero, e mai si placa
la fame tua di abdurre a loro il vero.
Bàlia pe’l primo, in tua balìa lasciato;
consolazion per l'altro, cui da siero
fungi pe’l male ch'ei s'è procacciato
nel quotidïano viver; e vive
teco il terzo, a te ormai inginocchiato.
Eppur com’è che ancora sopravvive
nel seno tuo un'anche vasta gamma
di genti che, tutt’altro che lascive,
ragionan, pregne dell'antica fiamma?
Angeli, che mi liban d'illusioni;
dïavoli, che irridono il tuo dramma;
Angela, che aiutan più milïoni
da milïoni d'anni senza certo
cedere or che aumentano i coglioni.
E mai non cederanno Piero e Alberto!
E mai verranno messi a testa in giù,
finché il destino a lor sarà coperto.
Scusa, cara, ma scrollati da su
quel torbido torpore che t'invade.
Scusa, cara, non litighiamo più,
ma, sai, a volte l'odio mi pervade...
Ragion? Cos'è che pure ti percuote
e pïega, con sì accanito zelo?
Dov’è che non sei più richiesta in dote?
Televisione, putrida cloaca!
Nero caldier, figlio di madri ignote
e padri, col cervello d’un alpaca!
Accogli a te il dolce fanciullo, il fiero
adulto e il vecchio altero, e mai si placa
la fame tua di abdurre a loro il vero.
Bàlia pe’l primo, in tua balìa lasciato;
consolazion per l'altro, cui da siero
fungi pe’l male ch'ei s'è procacciato
nel quotidïano viver; e vive
teco il terzo, a te ormai inginocchiato.
Eppur com’è che ancora sopravvive
nel seno tuo un'anche vasta gamma
di genti che, tutt’altro che lascive,
ragionan, pregne dell'antica fiamma?
Angeli, che mi liban d'illusioni;
dïavoli, che irridono il tuo dramma;
Angela, che aiutan più milïoni
da milïoni d'anni senza certo
cedere or che aumentano i coglioni.
E mai non cederanno Piero e Alberto!
E mai verranno messi a testa in giù,
finché il destino a lor sarà coperto.
Scusa, cara, ma scrollati da su
quel torbido torpore che t'invade.
Scusa, cara, non litighiamo più,
ma, sai, a volte l'odio mi pervade...
ma... toglimi una curiosità: le hai pubblicate (intendo: date alla stampa) queste? No, perché, ad esempio, questa mi pare molto, ma molto ben fatta, altro che pasquinate. Bravo, Ste'!
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