venerdì 20 maggio 2011

Pillole di rassegnazione "simpsoniana"

Non era la prima volta che la vedevo, la puntata di ieri, quella in cui Lisa decide di diventare vegetariana, eppure ancora una volta mi ha lasciato senza parole, senza il minimo vezzo di riso. E come dimenticarla!
Forse i più ricorderanno la scena in cui il maiale del barbecue di Homer passa davanti alla finestra dell'ufficio di Montgomery Burns, mentre questi afferma che donerà un milione di dollari all'orfanotrofio nel momento in cui i maiali voleranno.
Eppure io la ricordo per un altro particolare. Un particolare del finale, quando Homer, da sempre lo stereotipo del sub-cittadino americano (e non solo), per consolare Lisa le dice:
"Ti capisco, Lisa. Anch'io credevo nelle cose quand'ero piccolo..."
Forse è un'affermazione pessimista, quasi il testamento di una generazione. Eppure io non posso che leggerla anche in positivo: se Homer, l'essere più ignorante che abbia mai (virtualmente) popolato la terra, credeva in qualcosa, abbiamo il diritto/dovere di farlo anche noi.

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